Che quelle rocce innalzantisi in forma di mirabile architettura, quei canaloni ghiacciati salenti incontro al cielo,
quel cielo ora azzurro profondo dove l’anima sembra dissolversi e fondersi con l’infinito, ora solcato da nuvole tempestose che pesano sullo spirito come una cappa di piombo,
sempre lo stesso ma mutevolmente vario, suscitano in noi delle sensazioni che non si dimenticano più.
(Walter Bonatti)